Chi ha ucciso Sarah Scazzi? E' quello che ci chiediamo da quando è stato ritrovato il corpo di Saah nel pozzo. Lo zio? La figlia Sabrina? Non sappiamo chi mente e chi dice la verità. Due le ipotesi: nella prima se fosse stato lo zio Michele il movente sarebbe a scopo sessuale quindi l'avrebbe uccisa in un momento di rabbia perchè Sarah potrebbe averlo minacciato di dire tutto ai familiari riguardo le molestie subite da parte dello zio. Nella seconda ipotesi se fosse stata Sabrina, il movente sarebbe per motivi di gelosia. Una gelosia morbosa nei confronti della cugina che stava sbocciando in tutta la sua bellezza e che quindi, inevitabilmente attirava le tenerezze e le attenzioni di tutti tra cui quella per Ivano, il ragazzo su cui aveva convogliato la sua passione ossessiva.
Se fosse veritiera la seconda ipotesi Michele Messeri sarebbe vittima di Sabrina e forse della moglie e non carnefice!
All'inizio della storia ha dichiarato di essere stato lui a strangolare la nipote a causa delle attenzioni che aveva rivolto alla piccola Sarah, ma potrebbe essersi assunto le colpe a fin di bene, per un ennesimo sacrificio verso la famiglia e soprattutto per salvare sua figlia Sabrina. Non dimentichiamo che tra la scomparsa di Sarah e il ritrovamento del suo corpo, sono intercorsi 43 giorni e la famiglia Messeri avrebbe avuto tutto il tempo per studiare a tavolino e accordarsi dettagliatamente sugli avvenimenti, oltre ad aver pulito accuratamente il luogo del delitto.
Si dice che Misseri non dormiva neanche nel letto con la moglie e che le tre donne di casa lo trattavano malamente, si rivolgevano a lui sempre con arroganza e lui sfogava la sua frustrazione nel lavoro. Si alzava alle 3 del mattino e lavorava fino a sera tarda. Non è l'immagine di una famiglia serena e unita, lui comandava meno di zero. Ha subito le angherie di tutti i familiari i quali avrebbero potuto mettergli in bocca le parole da dire, avrebbero persino potuto imporgli di assumersi la responsabilità del delitto. Immaginiamo solo per un attimo Michele Messeri alle prese con un cellulare? Ha detto di averlo tenuto nascosto in macchina per qualche giorno, di aver tolto la simcard, addirittura sono partite alcune telefonate dallo stesso.... No un uomo semplice non sarebbe arrivato a tanto, sono anni che provo a spiegare a mio padre come si usa un telefonino. Ci ho rinunciato. Di nuovo pongo a voi la domanda: VITTIMA O CARNEFICE ?
La notizia che Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrano, prima scomparsa e poi uccisa e abusata da morta, rimbalza sui rotocalchi da tempo. I media ogni giorno ne parlano in prima notizia, i talk show formulano ipotesi, discutono sulle dinamiche dei fatti, sul movente... Ma nessuno sa con certezza quello che è successo realmente, solo Sarah sa la verità . Anche il suo assassino o i suoi assassini sanno ma purtroppo non ci diranno mai come si sono svolti realmente i fatti, forse perchè la verità non giustificaherebbe un omicidio semplicemente "bestiale" di una 15 enne.
Già dalla notizia della scomparsa di Sarah del 26 agosto , avevo capito che era succeso qualcosa di veramente grave e che la ragazzina era stata uccisa a scopo sessuale come poi è stato confermato. Ma mai avrei pensato che l'atroce delitto si sarebbe consumato all'interno delle mura famigliari. Al ritrovamento del cellulare i sospetti sono andati allo zio ma la crudezza e l'efferatezza hanno superato di gran lunga l'idea che mi ero fatta.
In tutta questa storia che spero si risolva, mi rimane impresso il volto di mamma Concetta. Una donna giudicata "dura" perchè non ha versato lacrime, come se le lacrime fossero la sola manifestazione di dolore. Quante ne ha versate Sabrina la cugina sospettata di concorso in omicidio?
Concetta, il volto pallido e scavato di chi ha trascorso notti insonni cariche di dubbi e di dolore, messo in risalto ancor più dai suoi rossi capelli. Una donna che ha vissuto una vita senza amore, a soli 3 anni è stata allontanata dalla sua famiglia d'origine per essere affidata ad un'altra "mamma" e quindi privata dall'affetto dei suoi veri genitori. Una bambina che ha imparato presto a chiudersi in se stessa, a trattenere le sue emozioni senza per questo amare immensamente come ha amato i suoi figli, magari senza tante "smancerie" o coccole e tenerezze. Non le conosce, non gliele hanno insegnate ed è difficile per lei esternarle. Ho sentito dire che Sarah si lamentava di questa madre dura e che voleva farsi adottare dagli zii (forse l'hanno detto per allontanare i sospetti su di loro). Non ci credo! Sono cose che si dicono soprattutto da bambini e /o adolescenti. Anche mia figlia da piccola mi diceva che non voleva me come mamma e che avrebbe desiderato quella della sua amichetta Francesca. Poi un giorno,dopo essere stata dalla sua amica per tutto il giorno, torna a casa e abbracciandomi mi dice :- Mamma sei meglio tu, ti voglio bene.
Concetta, una donna forte e fragile allo stesso tempo, una donna sola senza um marito vicino e con il figlio lontano. Ora è rimasta davvero sola con il suo dramma dentro al cuore, con i suoi perchè, senza conoscere la verità. L'unico conforto per mamma Concetta, è la certezza nella continuazione dell'esistenza della persona pertanto sa che Sarah non è morta e tornerà in vita attraverso la reincarnazione.
Ti sono vicina mamma Concetta e sono convinta che lo sono anche tante altre mamma che comprendono il tuo grande dolore.
Ecco il dolore dell'ennesima donna tradita che mi scrive raccontandomi la sua storia. Ne ho ricevute diverse, anche belle storie a lieto fine, così mi è venuta voglia di " raccontarne " alcune sul mio blog, visto che è dedicato alle donne e naturalmente con il loro consenso. Per ovvii motivi non pronuncerò il loro vero nome e tralascerò alcuni avvenimenti che potrebbero identificarle.
" E' avvenuto tutto per caso. Ho notato qualcosa di diverso in mio marito, i rapporti non erano più quelli di prima, si avvicina, mi bacia, mi accarezza nelle parti più intime, ma in lui non c'è desiderio, non ha l'erezione e tronca il rapporto dicendo : sono stanco...lo stress....i debiti ...non riesco a concentrarmi.
Sono preoccupata. Si, ci sono problemi, ci sono sempre stati eppure ciò non era mai accaduto...chissà....
Passano i giorni e lui è sempre più distratto, lo sguardo perso nel nulla, non partecipa alle discussioni, evita la compagnia, non vuole uscire con me... E' sempre nervoso e tratta male i figli, i nipoti sono per lui un tormento, non vede l'ora che se ne vanno per poter stare al PC. M'insospettisco e inizio a controllarlo, so che nasconde qualcosa: strane telefonate a notte inoltrata, diversi "ha sbagliato numero....", codice segreto al cellulare, ed anche al pc che abbiamo sempre condiviso (oltretutto è a mio nome). Non era mai successo ci eravamo sempre fidati l'uno dell'altra e non ci eravamo mai nascosti nulla. Ho sempre detto a tutti che sulla fedeltà di mio marito e che avrei messo non una ma tutte e due le mani sul fuoco tanto ero sicura di lui. Oggi purtroppo mi ritrovo con entrambe le mani bruciate.
Quando chiamavo mio marito al cellulare lo trovavo spesso occupato per mezz'ore intere e lui diceva: non prende il telefono oppure ero al telefono con il mio capo . Ma verificando casualmente il cellulare avevo notato che la telefonata con il capo era durata 1 solo minuto mentre nella mezz'ora precedente, stranamente c'era il vuoto, segno che la telefonata era stata cancellata. Gli chiedo se per caso chatta con qualcuno e lui nega e giura sui figli e sui nipotini che non ha mai chattato in vita sua e non ne conosce neanche il meccanismo. Poi decido di crearmi un nick e faccio commenti sui suoi post, sono straconvinta che prima o poi lui mi contettarà. Più prima che poi, dopo soli due giorni lui mi invita alla chatt. Rispondo e con il cuore in gola entro in intimità, lui non sa di parlare con me e mi dà il suo numero di cellulare e mi corteggia. Si lamenta: - Sai ho una moglie gelosissima, con lei non va più bene , io ho voglia di coccole e tenerezza mentre lei mi attacca sempre ed io ho il cuore indurito. Chiamami pure al cellulare ma se c'è mia moglie vicino a me dico che hai sbagliato numero. Sai.... mi controlla, ho il suo fiato sul collo....... L'ho tradita solo poche volte,....ho avuto solo tre storie importanti che sono durate alcuni mesi. Erano storie di luna, stelle, coccole e baci, ecc... Il sangue fa difficoltà a scorrere nelle mie vene. Allora i miei sospetti erano fondati! Quando rimanevo sola con i miei figli e attendevo che lui tornasse dagli impegni di lavoro ben retribuiti che lo portavano fuori città.....lui era con altre donne.....Per questo tornava a casa con le tasche vuote ed io rimboccandomi le maniche cercavo di fare qualcos'altro (oltre al mio lavoro stressante) per arrotondare e dare qualcosa in più ai miei figli. Affronto mio marito il quale rimane di pietra scoprendo che topolino ero io e che aveva raccontato a me i suoi bagordi e che si era lamentato di me.
I controlli si fanno più assidui e un giorno leggendoe la cronologia sul PC trovo alcune invocazioni d'amore, fiori e frasi tenere inviate: AMOREEE TORNA IN CHATT!!! PERCHE' L'HAI FATTO !!! ERA L'UNICO MODO PER POTERCI SENTIRE SENZA INSOSPETTIRE MIA MOGLIE!!! PERCHE' HAI CANCELLATO TUTTOO!!! e ancora: SE CHIUDO IMPROVVISAMENTE SAI PERCHE', C'E' MIA MOGLIE NELLA STANZA ACCANTOE NON VORREI CHE.... AMORE MIO MI MANCHI DA MORIRE....CI SEI?????? VIENI IN CHATT????
Il tremore mi sconvolge il corpo , sono una statua di gesso, il cuore batte a mille forse scoppierà fuori dal mio petto...mi dico che non è vero, mio marito no, non mi farebbe mai questo. Piango chiamo la mia amica e le racconto l'accaduto, neanche lei crede a quello che legge, mi abbraccia e mi consola, piange insieme a me. Quando la sera mio marito torna e l'accuso delle malefatte s'infuria, urla e dice che non dovevo curiosare tra le sue cose e che può denunciarmi per violazione della privacy. Non mi dice: amore ma che dici, non è niente quello che hai letto, non riguarda me, sono frasi che ho copiato da qualche libro o che so che...Mi attacca: è la miglior difesa di un colpevole. E' presente anche la mia amica che rimane stupefatta difronte a quell'uomo che fino a poche ore prima credeva un amico sincero e corretto. Trascorrono diversi giorni di litigi, accuse e pianti, lui giura che la storia è finita e che con quella era stato tutto un gioco per divertirsi. Loro si sono divertiti ed io? No, io no. Ho pianto e urlato, avrei voluto morire. Comunque l'altra ora non c'è più è sparita dalla sua vita dice lui e io con il cuore stretto in una morsa provo a dimenticare ed a riattaccare la mia vita spaccata. Passano 2 mesi esatti e sempre casualmente vado sul pc in attesa di uscire. Dobbiamo festeggiare il compleanno di mio figlio a casa di mia figlia visto che la nipotina è appena tornata dall'ospedale per una febbre altissima. Lui ci raggiungerà più tardi, ha tanto da fare al pc. Lui intanto è fuori che fuma. Vedo una mail : -Amore che c'è, oggi ti sento strano.Tra poco tornerà a casa mio marito, ho tanta paura, forse sospetta qualcosa..... Ti amo tanto. Sissi
-Non ho nulla amore mio , è che devo andare a casa di mia figlia, non voglio andare, io voglio stare con te!
Rimango di pietra, mi si appanna la vista, il mio cuore non batte, frulla all'impazzata, credo stia scoppiando. Tremo e rispondo :-Che troia allora sei tu l'amante di mio marito!!! Ma non vi vergognate??!! Da te non me lo sarei mai aspettato!!!!
E' un'amica virtuale alla quale confidavo le mie paure e che mi dava dei buoni consigli tipo: fatti bella ed esci senza dir nulla a tuo marito vedrai che lo riconquisterai. Lei che faceva la vittima e diceva di aver subito lo stesso mio destino, che diceva di amare il marito sopra ogni cosa e che invece odiava, lei era " l'altra", quella che si accordava con mio marito prima di rispondere alle mie mail quella che stava per ore al pc ad amoreggiare con lui, quella che voleva conoscerlo a tutti i costi perchè era un poeta romantico. Dio mio con quali persone ho avuto a che fare fino ad ora? Chi è mio marito!?
Mi ha sempre tradito e d'accordo con l'altra cospiravano dietro le mie spalle. io che avrei messo entrmbe le mie mani sul fuoco per la fiducia che avevo nei confronti di mio marito. Non riesco più ad amarlo, non riesco più ad avere fiducia in lui, non riesco ad apprezzarlo ed io mi sento vuota dentro. Tutti questi anni trascorsi con lui sono stati inutili.
Ora mi ritrovo sola e umiliata, non vedo luce, non vedo felicità nel mio futuro. Ho provato infinite volte a ricostruire questa mia vita spezzettata e che cosa ho ottenuto? bugie ....bugie...e ancora bugie!".......
L’assenza del padre determinerà invece nella figlia una difficoltà nell’instaurare rapporti affettivi. Il padre concorre in diversi modi alla formazione della personalità della figlia; in primo luogo fornendo un’immagine di “differenza” che aiuta i l processo di differenziazione dalla madre, fondamentale per potersi rapportare con persone dell’altro sesso. Per questo, quando ci sono difficoltà nel rapporto padre- figlia il problema che può derivare è di tipo relazionale e sarà proprio con gli uomini della sua vita che interferirà l’immagine interiorizzata del padre. Il passaggio della " fase edipica" è molto delicato ed è proprio in questo periodo che il padre dovrebbe trovare il giusto equilibrio tra distanza e vicinanza. Nel primo caso si rischia di creare una certa difficoltà e timore n el rapportarsi con gli uomini, nel secondo caso l’eccessivo coinvolgimento impedirebbe di vivere la relazione con altri uomini in modo libero, in quanto l’immagine idealizzata del padre risulterà sempre vincente. Sarà importante dunque l’apprezzamento nei confronta della figlia senza peraltro concedere troppa intimità per evitare “fissazioni” sulla sua figura, orientando la libido della bambina sul mondo esterno. La ragazzina deve avere sempre chiara la differenza tra femminile e maschile ed il padre dovrebbe aiutare la figlia a "staccarsi" da lui per aiutarla a conquistare l'autonomia ed a facilitare le future relazioni affettive e sessuali. Di conseguenza sarà fondamentale la presenza della figura materna che rappresenterà per la figlia un modello di riferimento onde evitare che si identifichi nel padre. Ciò causerebbe una situazione molto difficile che minerebbe la sua struttura interna e la sua capacità di relazionarsi con l’altro sesso.
Molti uomini, anche se diventati adulti, risentono dell’assenza della figura paterna che è venuta loro a mancare durante l’ infanzia e l’ adolescenza, vivono sempre la triste sensazione di un grande vuoto difficile da colmare. L’assenza paterna ha loro negato la capacità di diventare individui indipendenti sottraendogli gli strumenti necessari per affrontare la vita e la realtà esterna. La presenza paterna nel figlio maschio offre un modello diverso da quello protettivo offerto dalla madre e solo la presa di coscienza di questi due modelli affettivi permette al bambino di crescere armonicamente.
Erich Fromm psicologo e sociologo tedesco, sosteneva che l’amore del padre è diverso da quello della madre; infatti, mentre lei è chiamata ad offrire un amore “incondizionato” che deve rassicurare il figlio dandogli la sensazione di essere accolto nella vita e dentro essa; il padre deve invece assicurare un amore “condizionato” che deve dare al figlio gli strumenti per conquistare ciò che vorrà nel mondo mettendo in atto comportamenti efficaci anche di fronte alle difficoltà che la vita preserva.
Il figlio maschio dovrà identificarsi con la figura paterna e per fare ciò, avrà bisogno di riconoscere in lui qualità e capacità che lo stimolino ad entrare nel mondo degli uomini. Tra padre e figlio sarà fondamentale lo stare insieme. E’ attraverso “gioco” che il padre contribuisce alla creazione di un rapporto stabile con il figlio, stimolando l’esplorazione e la capacità di affrontare e risolvere i problemi. Attraverso il suo modello il bambino impara a gestire le proprie emozioni e a procrastinare gli impulsi, impara le regole e la disciplina, acquisisce stabilità affettiva e sicurezza.
Il padre è il modello fondamentale della propria identità sessuale. Quando un figlio vive una grande delusione o idealizzazione nei riguardi del padre, possono sorgere dei veri e propri disturbi di personalità Se il padre si manifesta competitivo e aggressivo blocca la personalità del figlio impedendogli di strutturarsi armonicamente. Di fronte ad un atteggiamento del genere il bambino non riesce ad integrare le emozioni violente che sente dentro di sé e vive un profondo stato d’ impotenza. Il figlio tenderà a compensare l’assenza del padre idealizzandolo in maniera spropositata. Ciò creerà un’immagine non veritiera che potrà causare non pochi problemi. Concludendo nel figlio maschio in cui la figura paterna è stata assente, si riscontrerà una maggiore difficoltà nel costruire la propria identità e la propria autoaffermazione.
Nella formazione della personalità del bambino si è sempre data una primaria importanza al rapporto tra madre e figlio. Infatti l’accoglimento del bimbo nel grembo materno e l’allattamento, collocano automaticamente il padre in un ruolo secondario. Nella psicologia moderna invece, la figura paterna ricopre un ruolo fondamentale e altrettanto importante a quello materno. Quando avviene la fase di separazione della simbiosi con la madre, il bambino sposta la propria attenzione verso il mondo esterno rappresentato in primo luogo dal padre il quale, con amore e premura, lo aiuterà a superare questo distacco favorendo e completando la sua crescita il senso di sé e la propria identità. Il bimbo imparerà senza troppa paura ed insicurezza ad uscire dal suo mondo emozionale a due (se stesso - mamma) per intraprendere quello a tre (sé-mamma-papà). Quanto il bambino si renderà conto di far parte di un sistema emozionale a tre riuscirà nel migliore dei modi a sviluppare una psiche armoniosa e una buona capacità a relazionare.