Pagine

domenica 11 aprile 2010

UN AMORE IMPOSSIBILE - Terza parte di cinque



La guarda con tenerezza e con un certo dispiacere, le offre una sigaretta. Lei accetta d'altronde sono anni che fuma, è ora di smettere ma no in un momento così, non ora. Lui le porge la mano, dice di chiamarsi Stefano e che studia architettura, è per questo che è interessato alla villa dei primi del '900, vuole assolutamente vederla Le prende una mano per aiutarla ad alzarsi:-Vieni, fammi compagnia ti prego. Lei lo guida per i rimanenti gradini ed entrano dal cancello secondario. A destra, sul dietro della villa, diverse terrazze semitonde  con sedili e colonne di pietra, che degradano per la pendenza della collinetta. Da lì gli occhi godono dello spettacolo, i polmoni si riempiono di aria pura. L'ingresso della villa è dalla parte opposta. Un enorme portone verde arcato e sopra un balconcino in ferro battuto. Ogni volta che lo vede immagina  una fanciulla affacciata e vestita di bianco che parla con il suo Romeo. Dal basso, addossata al muro scrostato,  sale ua enorme pianta di glicine con il fusto vecchio, rugoso e attorcigliato come la sua vita, ma la pianta si arrampica fino al balcone e forma un cuscino di foglie verdi e di  grappoli lilla  dal delicato profumo. Lei però non ha voglia di arrampicarsi e fiorire, non lo vuole più. Dietro di loro un parco immenso di arbusti fioriti ed alti cipressi e pini marittimi, sfumature infinite di verde.Lei gli racconta la storia dei conti che hanno abitato la villa, lui ascolta in silenzio e la guarda intensamente negli occhi. Poi lei tace imbarazzata e con un filo di voce gli chiede: -Che c'è.....
Lui continua a guardarla gli piace quella donna, non è più una ragazzina avrà si e no una trentina d'anni, forse meno. Scatta delle foto dove può riprendere anche lei, non vuole lasciarla, vuole incontrarla di nuovo e le foto da vedere sono un'ottima scusa. Vorrebbe sapere tutto di lei, vede sulla sua mano sinistra il cerchietto d'oro, ma ora non può, l'ha vista piangere, ha visto il dolore attraverso i suoi occhi, non può. Possibile che si può essere attratti così da una persona appena conosciuta? Forse è solo compassione si dice, ma sa che non è così. Anche lei ora sta meglio, tutta la tensione si è scaricata prima col pianto e poi con l'incontro di questo ragazzo gradevole che la osserva con interesse. stanno comunque in silenzio mentre scendono le scale. Lui raggiunge la sua auto, vuole darle un passaggio ma lei vuole continuare a camminare, si salutano e non si dicono altro.
Trascorrono i giorni, il caldo anticipa l'estate di gran lunga, l'aria è pura, il cielo è di un turchese intenso come solo le giornate di maggio sanno regalare. Stefano non ha fatto che pensare a lei. Lei che piange, lei che sorride, lei con il sole alle spalle che le dipinge un'aura intorno alla figura. -Possibile che mi sia innamorato di lei? Eppure non ho provato mai niente di simile per le ragazze della mia età, lei è sicuramente più grande di me. Sono un pazzo....

( segue quarta parte )

Nessun commento: